L'assicurazione
in Italia è spesso un salasso, ma le polizze sono ancor più care per
gli immigrati e in particolare per cittadini di nazionalità rumena o
polacca. Già negli anni passati Quattroruote aveva più volte denunciato
il fenomeno delle cosiddette polizze etniche. Ora la questione è stata
nuovamente sollevata dall'Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni
razziali, che ha sottoposto questo comportamento all'attenzione della Presidenza del Consiglio dopo aver ricevuto numerose segnalazioni al suo contact center.
Il 25% delle compagnie. Per approfondire e valutare il
problema, l'ufficio antidiscriminazioni ha aperto un tavolo tecnico con
l'Ania (Assiciazione nazionale delle imprese assicuratrici) e l'Isvap
(Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private). Dai dati
dell'indagine conclusiva "è emerso che il 25% del campione - si legge
nel documento diffuso dall'Unar - applica premi assicurativi maggiorati
in relazione alla nazionalità e per quanto attiene al fattore residenza
alcune compagnie che applicano maggiorazioni sulla nazionalità non
tengono conto della residenza, mentre altre penalizzano i cittadini
stranieri oltre che sulla base del fattore nazionalità anche sul fattore
residenza".
Nessun obiettivo discriminatorio. L'Ania tuttavia si difende
sostenendo che "la differenziazione tariffaria in base alla nazionalità
non ha mai avuto un obiettivo discriminatorio". La medesima versione è
stata fornita da diverse assicurazioni. Fra le varie compagnie
interpellate dall'Unar, una ha giustificato le tariffe differenziate
motivando che "sono in parte imputabili alla diversità tra Italia e
altri Stati di segnaletica stradale, abitudini di guida, densità di traffico
e viabilità". Un'altra, invece, chiarisce che "ai fini della formazione
della tariffa vengono presi in considerazione una serie di fattori tra i
quali la cittadinanza, ma non la nazionalità".
Passo indietro. L'Unar auspica ora un passo indietro, in modo tale che "tutte le compagnie assicurative offrano la stipula dei contratti RC Auto
applicando ai contraenti con cittadinanza non italiana le medesime
tariffe previste, a parità di ogni altra condizione, per i cittadini
italiani, e comunque tariffe indipendenti dalla cittadinanza dei
richiedenti". R.Bar.
Fonte:Quattroruote
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