Pages

lunedì 9 gennaio 2012

BMW 120 D Sport - Prova su strada

Dopo sette anni e più di un milione di esemplari in giro per il mondo, la BMW Serie 1 si rinnova completamente. Nessuno stravolgimento, ma un semplice adeguarsi ai tempi. Alti i prezzi di listino: se i 34.000 euro della 120d Sport non sono facili da giustificare, appaiono quasi ragionevoli quando si scopre che la vettura in prova costa niente meno che 49.490 euro. Un esemplare molto ben accessoriato (e ci mancherebbe...), ma resta il fatto che sono cifre degne di una Serie 5.



Caratteristiche. I tratti di base sono quelli di sempre, col cofano lungo, l’abitacolo arretrato e un passo tutt’altro che corto. Il linguaggio stilistico, però, è profondamente cambiato. Una volta a bordo si ritrova il perfetto allineamento dei comandi principali (pedaliera, piantone dello sterzo e sedile), l’accurata disposizione di quelli secondari sulla plancia, che è tornata a essere orientata verso il pilota e la strumentazione, chiara e ben leggibile. Nonostante la carrozzeria sia cresciuta di 8,5 cm, la Serie 1 continua a essere la scelta sbagliata per chi è alla ricerca di tanto spazio, soprattutto per chi si accomoda dietro. Inoltre, i 316 litri di bagagliaio (prima erano 302) non sono un granché, anche se ci si può consolare con la versatilità: dallo ski-sack (280 euro) allo schienale posteriore abbattibile in tre parti separate, al piano che si forma a sedile ribaltato, totalmente privo di gradini.



Prestazioni. Motore e cambio sono davvero una bella accoppiata. Ma al di là dei numeri in sé, è soprattutto questione di sensazioni: il 2.0 litri non si tira mai indietro e risponde con prontezza persino quando il turbo non è ancora entrato in gioco. Certo, l’allungo che segue non ha la sensualità di certi benzina, ma resta il fatto che il motore, a quel punto, spinge davvero forte. E con l'automatico ZF la sportività non manca: passa rapidamente da una marcia all’altra e appena si alza il ritmo viene voglia di utilizzare i paddle. La 120d, inoltre, consuma pochissimo in ogni situazione: la media generale delle nostre prove è stata di oltre 16 chilometri con un litro, davvero niente male per un’auto con 184 CV.

Su strada. Il feeling di guida è ciò che rende la 120d diversa da tutte le altre. Merito della trazione posteriore, oltre che dell’assetto ben bilanciato tra avantreno e retrotreno. E poi ci sono le qualità dello sterzo che, senza l’interferenza della trazione, riporta in maniera cristallina quel che accade sotto le ruote. Curva dopo curva, la 120d invita a fidarsi. Come in passato, a bordo continua a mancare la sensazione di essere coccolati, però i passi avanti sono evidenti. Le irregolarità della strada vengono digerite senza troppi sforzi, persino quando è presente l’assetto sportivo. In più, la corretta profilatura dei sedili funziona molto bene anche nei percorsi più lunghi. E così, quando si viaggia a 130 orari col motore sornione sui 2.000 giri, quasi quasi ci si dimentica di tutta questa sportività.   (fonte: quattroruote)

Nessun commento:

Posta un commento