Nell'anno appena concluso l'Osservatorio "Sbrirri Pikkiati" del Centauro - Asaps ha registrato 2.230 casi di aggressione fisica ad operatori di polizia che operano quotidianamente sulle strade

I numeri parlano chiaro: nel 2011 l'Osservatorio
"Sbrirri Pikkiati" del Centauro - ASAPS ha registrato 2.230 casi di
aggressione fisica ad operatori di polizia che operano su strada. Come
dire che ogni 4 ore nel nostro Paese viene stilato un referto medico per
lesioni fisiche subite da un carabiniere, un poliziotto, un vigile.
Entrando nel dettaglio i 2.230 episodi (nel 2010 erano stati 2.079, con un incremento quindi del 7%), censiti dall'Osservatorio identificano 496 casi (22%) in cui per aggredire l'agente sono state usate armi proprie o improprie (in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto). Nel 52,6% delle aggressioni sono stati coinvolti i Carabinieri, nel 35,8% la Polizia di Stato, nel 10,4% la Polizia Locale e nel 5,7% altri corpi. L'analisi vede poi 757 casi (34%) in cui l'aggressore era ubriaco o drogato.
L'Asaps ricorda poi, con preoccupazione, anche i dati della pirateria stradale, ovvero i guidatori che si danno alla fuga dopo aver causato un incidente.
Lo scorso anno l'Osservatorio il Centauro - Asaps ne ha registrati 852 nei quali sono state uccise 127 persone e 995 sono rimaste gravemente ferite e nel 35% degli episodi mortali il pirata era risultato ubriaco.
Infine, conclude amaramente il presidente dell'Asaps Giordano Biserni: "Ora qualcuno dovrà spiegare come mai gli agenti della Polizia Locale sempre più impegnati sul fronte rischioso del controllo del territorio, non debbano avere la possibilità di accedere direttamente alla banca dati del crimine,
o non debbano godere dei diritti delle altre forze di polizia in materia di tutele da causa di servizio.
Il silenzioso e generoso lavoro dei Ghisa milanesi oggi piange il suo caduto, anzi il suo eroe, perché per affrontare la strada in una sera d'inverno in bicicletta in un mare di squali neri comunemente chiamati Suv, bisogna essere davvero eroi! Alla famiglia dell'agente e ai colleghi della Polizia Locale di Milano la solidarietà dell'Asaps".
Parole dure quelle del presidente Asaps, Giordano Biserni, dettate dal profondo di chi da tanti anni è impegnato nella battaglia della legalità e si batte quotidianamente per la sicurezza stradale. Purtroppo, senza criminalizzare nessuna categoria di veicoli, sulle nostre strade si continua a morire troppo e gli interventi effettuati fino a oggi ancora non sono riusciti a dare i risultati sperati (riduzione del numero degli incidenti stradali mortali del 50% rispetto al 2001, tanto per fare un esempio). Un motivo in più per non abbassare la guardia e perseguire gli obiettivi prefissati con ancora maggiore determinazione, preservando al tempo stesso l'incolumità di chi la legge la deve far rispettare.
Entrando nel dettaglio i 2.230 episodi (nel 2010 erano stati 2.079, con un incremento quindi del 7%), censiti dall'Osservatorio identificano 496 casi (22%) in cui per aggredire l'agente sono state usate armi proprie o improprie (in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto). Nel 52,6% delle aggressioni sono stati coinvolti i Carabinieri, nel 35,8% la Polizia di Stato, nel 10,4% la Polizia Locale e nel 5,7% altri corpi. L'analisi vede poi 757 casi (34%) in cui l'aggressore era ubriaco o drogato.
L'Asaps ricorda poi, con preoccupazione, anche i dati della pirateria stradale, ovvero i guidatori che si danno alla fuga dopo aver causato un incidente.
Lo scorso anno l'Osservatorio il Centauro - Asaps ne ha registrati 852 nei quali sono state uccise 127 persone e 995 sono rimaste gravemente ferite e nel 35% degli episodi mortali il pirata era risultato ubriaco.
Infine, conclude amaramente il presidente dell'Asaps Giordano Biserni: "Ora qualcuno dovrà spiegare come mai gli agenti della Polizia Locale sempre più impegnati sul fronte rischioso del controllo del territorio, non debbano avere la possibilità di accedere direttamente alla banca dati del crimine,
Il silenzioso e generoso lavoro dei Ghisa milanesi oggi piange il suo caduto, anzi il suo eroe, perché per affrontare la strada in una sera d'inverno in bicicletta in un mare di squali neri comunemente chiamati Suv, bisogna essere davvero eroi! Alla famiglia dell'agente e ai colleghi della Polizia Locale di Milano la solidarietà dell'Asaps".
Parole dure quelle del presidente Asaps, Giordano Biserni, dettate dal profondo di chi da tanti anni è impegnato nella battaglia della legalità e si batte quotidianamente per la sicurezza stradale. Purtroppo, senza criminalizzare nessuna categoria di veicoli, sulle nostre strade si continua a morire troppo e gli interventi effettuati fino a oggi ancora non sono riusciti a dare i risultati sperati (riduzione del numero degli incidenti stradali mortali del 50% rispetto al 2001, tanto per fare un esempio). Un motivo in più per non abbassare la guardia e perseguire gli obiettivi prefissati con ancora maggiore determinazione, preservando al tempo stesso l'incolumità di chi la legge la deve far rispettare.
Fonte: Repubblica
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